Sabotiamo guerre e patriarcato.

Facciamo salire la marea!
25/11/2025
18:30
Il 25 novembre la Venere Biomeccanica sarà in piazza. Presenza senza corpo, volto senza corpo, ma ci sarà.

Presenza senza corpo perché oggi il corpo è bersaglio.
Sorvegliato, sfruttato, abusato, disciplinato a colpi di morale, legge, profitto. Sarà in piazza come presenza che si afferma. Come desiderio che non può essere contenuto. Volto senza carne, ventre senza utero, gesto senza permesso. Una Venere Biomeccanica, cyborg, queer e disobbediente, incinta contro ogni legge e eteronormatività, per partorire nuove forme di esistenza, relazioni, città.

Una Venere che non rappresenta ma si presta. A tutte le soggettività negate. Ai corpi attraversati da frontiere, da controlli, da ruoli imposti, da redditi mancanti. A tutte coloro che ogni giorno resistono alla narrazione tossica e denunciano. Perché oggi la guerra non è solo sui confini. È nei salari da fame, nei femminicidi, nella scuola censurata, nelle carceri minorili, nelle ordinanze basate sulla razzializzazione, nel welfare tagliato, nei corpi non conformi che non hanno diritto né accesso alle cure. I dati dell’Osservatorio di Non Una di Meno registrano quest’anno 78 femminicidi e 67 tentati femminicidi, ma come sappiamo questi numeri, di per sé eloquenti, non danno la misura del quotidiano sommerso e strutturale della violenza.

La Venere IRrompe seguendo la marea, esonda facendosi corpi che si ritrovano, facendosi strumento di sciopero generalizzato. Ostile ai poteri complici con parole, arte, pratiche radicali. Contro un disegno coloniale, patriarcale e neoliberista che vuole il nostro silenzio.

Noi ci saremo. Per sabotare la violenza patriarcale. Per concepire l’impossibile. Per partorire la città che vogliamo. Il 25 novembre saremo in piazza con Non Una di Meno. Con una Venere che danza anche senza gambe. Che urla anche senza gola. Cura radicale, desiderio collettivo, resistenza cyborg. Per un’antiviolenza femminista e transfemminista, dalle donne per le donne, finanziata e libera dall’ideologia confessionale. Per una scuola libera da condizionamenti e diktat, per la libertà di ricerca e di insegnamento, per l’educazione sessuo-affettiva dalla scuola dell’infanzia all’università, Contro la manovra finanziaria. Noi la guerra non la paghiamo! Né complici né vittime della conversione bellica. Per il diritto all’autodeterminazione dei corpi e dei popoli. Sabotiamo guerre e patriarcato. Facciamo salire la marea!

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