La nostra visione della memoria contestualizza il suo significato in una chiave contemplativa. Spesso, la memoria viene vissuta da una prospettiva individuale, percepita in modo isolato e nostalgico. Questa visione limitata può trasformarsi in un’illusione, relegando l’individuo al chiuso del proprio io. In realtà, la memoria si attiva attraverso relazioni che si formano nel qui e ora: il suo vero valore emerge dall’incontro con l’altro, che può essere un vicino, un amico o un gruppo.
Rec Crew si propone di trasformare la memoria in un processo collettivo, un atto che si innesca attraverso lo scambio di aneddoti, esperienze e analisi. Questo approccio attivo e relazionale permette di andare oltre l’idea nostalgica di memoria. La memoria, così concepita, non è una mappa fissa, ma un itinerario in continua evoluzione, aperto a frustrazioni e scoperte.
Il nostro obiettivo è registrare questi viaggi attraverso suoni e storie, incoraggiando il dialogo tra passato e presente, e amplificando le voci, le esperienze e le memorie che costituiscono la nostra identità collettiva.