Dopo le apparizioni al Meccanotessile (29.03), al presidio dei lavoratori in lotta della fabbrica GKN di Campi Bisenzio (21.05), alla tenuta di Mondeggi (17.05), e al festival Crepe alle Murate (14.06) Cartografia Resistente approda alla tre giorni che celebra i 25 anni dell’esperienza del Cecco Rivolta. Aggregandosi al viaggio della Venere Biomeccanica attraverso una serie di luoghi nevralgici dell’attivismo locale, l’intento è quello di ridisegnare una mappa dei territori in agitazione e delle iniziative di auto organizzazione della metropoli sommersa di Firenze. Allo stesso tempo, il fine è anche di esplorare con la pratica della deriva i territori che li circondano, le relazioni che li sostengono, e le reti che si dispiegano a connettere le battaglie specifiche in movimenti più ampi ed ambiziosi. Mettendo in connessione gli attraversamenti urbani effettuati nel passato da Cartografia Resistente, i progetti di mappatura della città insorgente effettuati fra il 1999 e il 2000 (LINK) l’obiettivo è quello di creare un “atlante eclettico”: un dispositivo che metta in connessione le contro-geografie del passato e del presente per osservare attraverso uno sguardo sia biografico sia personale che collettivo le mutazioni dello spazio, sia nella sua dimensione percepita e concepita, che nelle sue rappresentazioni. CR25 cerca di rispondere all’esigenza diffusa, riscontrata in una varietà di iniziative analoghe (CritiCity, Innesco, Salviamo Firenze, Tellurica…) di connettere le isole che costituiscono l’arcipelago della città sommersa: un arcipelago fatto di storie, corpi, luoghi, memorie, pratiche e resistenze alla città esistente, quella definita, progettata e pianificata attraverso ideologie neoliberiste, che marginalizza, costruisce confini, privatizza, sicurezza e patrimonializza l’esistente in un progressivo deteriorarsi dello spazio pubblico.
Alla tre giorni del Cecco CR arriva con un primo consuntivo delle attività del “risveglio.” Tra il 26 e il 28 un laboratorio / esibizione verrà allestito in un apposito spazio, con tre tavole in progress a cui i partecipanti potranno contribuire aggiungendo informazioni, storie e collegamenti ed un archivio di documenti sia storici che attuali. L’esibizione presenta anche tavole da precedenti progetti di mappature, come ad esempio la seminale ricerca “Insurgent City” diretta da Giancarlo Paba nel biennio 1998-2000 e i primi esperimenti di rappresentazione psicogeografica di CartografiaResistente nel 2005-2006.
Le tracce e memorie raccolte saranno impiegate per costruire una narrazione individuale e collettiva dell’attraversamento che si va ad intessere con le traiettorie precedenti. Attraverso le nostre parole, grafismi, disegni, oggetti trovati contribuiamo a creare uno spazio di rappresentazione che verrà tradotto nel progetto più ampio dell’atlante eclettico. Nella seconda parte del laboratorio si analizzeranno i risultati complessivi di due mesi di attività e discuteranno i prossimi passi del laboratorio.
Il dispositivo installativo interattivo resterà aperto durante tutti i tre giorni dell’evento, per raccogliere materiali e testimonianze e per la consultazione dell’archivio a cui si potranno aggiungere racconti audio dei materiali depositati.