Mondeggi Bene Comune APS ha presentato alla cittadinanza il progetto Mondeggi 2027, frutto di un percorso con dieci altre realtà associative del territorio. Questo progetto non è “solo degli abitanti ma di una comunità allargata di riferimento; La forza di Mondeggi sta nella partecipazione estesa, nei beni comuni – che in questo caso implicano la compenetrazione di agroecologia, pratiche nel sociale, attività politica ed economica – e l’aver rigenerato e gestito per undici anni una fattoria abbandonata dalle istituzioni dia forza, coesione, autorevolezza.
La rete è composta da undici associazioni che si riconoscono nella Carta dei Principi: Mondeggi Bene Comune (capofila), ARCI Firenze, Cooperativa Sociale Coop 21, Rete Semi Rurali, Associazione di Solidarietà e Cultura “Popular”, Cooperativa CAT, Cooperativa Fontenuova, Tutto è Vita, Officine Croma, Solidarius, PassePasse. La tenuta di Mondeggi è un essere vivente unico e complesso, composto da vari organi e funzioni; se la Città Metropolitana è riuscita a concepire solo un bando “sui casali” (con il rischio che ne derivi uno spezzatino o una “fusione a freddo”), il progetto Mondeggi 2027 punta invece a mettere in relazione la rete associativa, le strutture fisiche (i casali) e i terreni, attraverso il lavoro vivo di chi si impegna ad avere cura del luogo. Tendenzialmente, in ogni casale ci saranno più realtà accomunate da un agire che punta alla sinergia e al potenziamento reciproco; e ogni casale non sarà un fortino a sé stante, ma un organo che comunica con gli altri, per sviluppare al massimo le potenzialità della fattoria.
Il filo conduttore è l’attività agricola, anzi agroecologica, che permea anche le attività nel sociale: l’agroecologia è lo zoccolo duro, il sociale è il servizio alla collettività, la rivoluzione dei beni comuni – o un altro mondo possibile – è l’obiettivo esplicito. Nello specifico e grazie alle competenze della rete associativa, si prevedono tra le altre cose spazi per disabili, per persone vulnerabili in età 18-22, un centro residenziale specifico per il fine vita e uno per l’accoglienza dei migranti, un appartamento per l’autonomia della salute mentale.
Tutti questi progetti interagiranno su base quotidiana con le attività tipicamente “mondeggine”: oltre al lavoro nei campi, i laboratori di trasformazione dei prodotti, uno spaccio contadino, una mensa popolare, una foresteria, uno spazio dedicato alle attività fisiche. Ma anche eventi culturali e artistici. La governance della Mondeggi futura sarà di tipo sociocratico, basata cioè sulle assemblee di casale e su momenti di incontro collettivo; il metodo sarà quello del consenso e dell’assenso attraverso tecniche di facilitazione. L’innovazione politica consiste anche in questo.